QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI IN MEMORIA DI NUCCIO CARUSO EDIZIONE 2014-2015
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La poetica di Carlo Sorgia spazia nella galassia dei sentimenti e si concretizza nelle liriche scelte: tante poesie, ciascuna, una istantanea.
Gli affetti svettano alti nelle sue liriche e i versi sono appannaggio dell’introspezione e del tempio della sfera intima. Infinita delicatezza nel modo di porsi nei confronti delle persone che abitano il suo mondo interiore. Si sofferma sugli aspetti descrittivi, indugia sui particolari e li esalta fino a renderli più importanti. Ogni poesia è flash di un momento di vita. A suo padre: CERULEI OCCHI “Cerulei occhi come cielo/ lo stesso volto della mamma sua/questo è mio padre in vecchiaia” IL MIO PAPÀ “Quanto vedo invecchiato il mio papà/ il braccio cerca/ dei non ricordo la giornata è piena/ di coccole affamato” Ai suoi nipoti: CON LA FACCIA LECCARE “Cioccolato dappertutto/e un po’ di crema sulle gote/ ma la morsa bella stretta/ su quel povero cornetto” FA LE FUSA COME UN GATTO “fa le fusa come un gatto/e gli occhi sgrana/per la fiaba tanto attesa/ Il visino è stupefatto/la boccuccia aperta ad O” La massima intensità è raggiunta quando il cuore dell’autore si apre ai ricordi. Allora l’ammirare il fiume o il mare o quel selciato percorso e ripercorso diventa poesia: IL FIUME TEMO ALLA FOCE “Gorgoglia e cruento fila /inabissandosi a tratti/ facendo dell’ultima ansa estremo baluardo/ Con grande nobiltà si fonde il fiume” L’ANIMA VIBRA “Emozione grande/suscita in me questa via/lastricata di speranze saziate/ tra amici scomparsi e sogni inevasi/mentre l’anima vibra”. La ricerca della libertà inoltre è per lui tornare bambino e la raccolta si completa con: LA FORZA DELL’INNOCENZA “A mani prese il girotondo/attenti alla cadenza/inseguendo la filastrocca/ A lungo ancora il gioco/dalla piccola rapiti/che conduce senza sosta”. |