alcune liriche

PIAZZA VECCHIA
Le note del Rossini guidano
verso quella piazza,
flauto traverso
d' un artista di strada
libera eccelse musiche.
Salgono al cielo come l'incenso
dal gremito piazzale
ove si palpa opulenza.
Il musicante
in sintonia perfetta veste un nobile frac.
Fuori dal tempio prosegue imperterrito,
attende un applauso
una piccola moneta.
La meridiana scolpita sul selciato
imperturbabile marca il tempo.
(Carlo Sorgia - Bergamo 3 ottobre 2011)

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AMORE

Che strana sensazione
carezzar col palmo verso
l'irsuta guancia
e gustar del sentimento nobile
senza tema d'apparir fragile
agli occhi di chi guarda.
Mio padre
ormai vecchio
delle carezze gode
e sorride
in quella camera spettrale
chiedendo solo per quanto tempo
dovrà star lontano.

DOLCI TENERI RICORDI

Ogni volta che mi sveglio
che esco nel giardino
in quella dimora
mio rifugio estivo
mio nido dei fine settimana
scrigno dei miei segreti
più profondi
quelli miei,
dell'anima mia
lo sguardo in maniera naturale
vola di fronte.
Quella casa ormai
aperta solo poche volte
quasi disabitata
il mio pensiero si fa triste.
Qualcosa è cambiata
per sempre
da quando non ci sei più
bella Signora
dal sorriso dolce
sempre sereno.
Ti ricordo
col tuo compagno
nonostante tempo sia passato.
Quest'oggi
un pensiero speciale
vola in cielo
per portarti una carezza
un bacio.

IL VECCHIO E IL BAMBINO

Percorrendo l'argine
passo dopo passo su quel fiume
sempre uguale
seppure trascorsi due lustri e più
Ricordo ancora quando ragazzino
procedevo col nonno tanto amato
alla scoperta della vita
Il fedele cane al fianco.
Un leone nella mia fantasia
Incredibili storie raccontate
che m' han fatto grande
lasciando un dolce sapore
nella memoria del mio cuore.

IMPERA IL RIENTRO

Impera il rientro
vacanze svanite nel nulla.
Ultimi saluti alle persone care
ai monumenti e ai luoghi,
tra breve solo ricordi
destinati a restare indelebili
come pure i più intimi affetti,
perle virtuose
scolpite nel cuore
che oblio non conoscono.
(Cagliari, 9 ottobre 2011)

AMORE

Amore negli occhi tuoi
sguardo penetrante poni dolcemente su di me.
Sorriso gaio come arcobaleno
al levitar del pensiero di magici istanti assieme
anime si fondono.
Dolcezza nel volto pensando quanto ancora insieme
in questo abbraccio che avviluppa
caldo come il sole.
(Cagliari, 28 settembre 2009)

MASSICCI ROSSI

Massicci rossi
Che si tuffano al mare
Rocce uniche
Rosse
Come rossa la sabbia
Lambita da docili onde
Acqua fresca e chiara
Cristallina
Trasparente
Dapprima diamantina
Poi turchese
Quindi cobalto
Forte contrasto di colori
La natura si è sbizzarrita
In questa terra avara
Ricca di bellezze

RAFFINATA VENEZIA

Raffinata Venezia
Gondole tra canali procedono
sotto i ponti a tutto sesto.
Portan turisti da mondi lontani,
brindano alla vita
tra paesaggi fatati.
Galleggiano patrizi palazzi
su immense distese di cerulea acqua
ora docile ora agitata.
Ricchezze ostentate tutt'ora presenti
ori e bellezze
ove niente s'è fermato
dai tempi dei tempi.

FIORE DI CACTUS

Fiore bianco sorridi alla luna
parli alle stelle di amori felici
innamorato tra gli innamorati.
Reggi il moccolo a tanti amanti
passione e sentimento urlati con grinta
vissuti con tenerezza ardente
tra il candore tuo notturno.
(Cagliari 28 settembre 2009)

A CHIARA

Gli occhi ancora in pianto
mi osservi rapita
e d'un tratto
compare il sorriso
che dissolve le lacrime
felice esulti
col corpo alle braccia
pretendi le coccole
e minuta t'accucci
e io stregato
mi sciolgo d'amore.

SUSSURRI

Un prepotente refolo
con tenacia scuote
il gigantesco albero
che fiero resiste
e muove l'aria.
Son sussurri
di mille foglie e più
affidati al vento
da sempre grande amico
e inseparabile fratello
in questo mondo nostro.

PASSEGGIANDO PER VERONA

Fiumane razze
d'ogni angolo del mondo
ad abbracciar Giulietta
nella racchiusa corte.
Il balcone
silente testimone completa l'opera.
Amore che neanche il tempo ha osato cancellare
ancor vivo e riproposto
dalle cosmopolite genti
sui vetusti muri.

TRENINO CHE SBUFFA

Trenino che sbuffa e arranca
con poco carbone egli ancora va.
L’ ammasso di ferro tuttora procede
portando i turisti
su legno pregiato.
Affronta le curve con audacia sfrontata
nonostante l’età.
la coda saluta la testa
con l’orgoglio del suo fumo nero.
Ferro sorretto da ponte di ferro
lentamente procede
sospeso sul lago.
Non dimora la fretta
tra questa natura
che selvaggia prosegue coi ritmi di sempre.

COME VIANDANTE

Come viandante
lungo la strada della vita
percorro sentieri
mai visti
mentre larghe autostrade
che parallele corrono
sono scartate
e sì che il passo è stentato
ma sono queste prime
le vie da seguire
che lontano portano
fino ad oceani sconfinati
dove l'amore è di casa
e l'effimero è sconfitto.